Questo lavoro si ispira ad un complesso di contributi teorici che si sono occupati direttamente della città e degli studi urbani ma anche, presi nella loro evidente eterogeneità di approcci e prospettive, affrontano un importante nodo teorico che nella storia della Sociologia Urbana “è stato spesso lasciato sullo sfondo o, comunque non risolto: quello del rapporto tra l’azione ed i sistemi sociali, da un lato, e lo spazio (o meglio ancora, la dimensione spazio-temporale), dall’altro lato” (Parker 2006).
Un dibattito, quello della sociologia urbana, che ha assunto negli ultimi vent’anni una forte rilevanza nel quadro delle scienze sociali
(e non solo) e ha un carattere spiccatamente interdisciplinare, al punto da rendere obsoleta una rigida divisione dei compiti tra le singole prospettive scientifiche.
L’intento di questo lavoro sarà quello di tracciare un quadro storico della Sociologia urbana, proponendone una periodizzazione scandita in quattro fasi: dall’epoca dei precursori (europei e americani), quella della fondazione vera e propria, con la scuola di Chicago, i trent’anni successivi alla Seconda guerra mondiale, corrispondenti al “periodo fordista”, fino alla fase più recente, dagli anni Ottanta a oggi. Lo studio proseguirà, poi, a definire generi e paradigmi della sociologia urbana contemporanea, vale a dire stili di ricerca e nuclei teorici che la ispirano attribuendo una particolare attenzione alla prospettiva “spazialista”, che ha acquisito oggi un crescente rilievo grazie a un più generalizzato interesse della sociologia per la dimensione spaziale dei fenomeni, ovvero grazie a quello che è stato definito lo spatial turn delle scienze sociali. Si concluderà facendo riferimento all’approccio verso il concetto di sociologia spazialista, attraversando tre livelli di sviluppo, quello dell’azione sociale, quello delle relazioni, quello dei sistemi sociali, proposto dal Prof. Alfredo Mela
Pagine: 90
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