Internet è in continua espansione e assume sempre più le sembianze di un ambiente senza confini. Esistono circa 4 miliardi di utenti nel mondo e circa 2 miliardi di siti web; ogni giorno vengono inviate milioni di email ed effettuate milioni di ricerche su Google; ogni giorno vengono acquistati migliaia di computer, tablet e smartphone.

Il mondo virtuale è un mondo senza limiti, nel quale comunichiamo, ci relazioniamo, è un mondo che affianca e, a volte sostituisce quello reale. Le chat, le email, i social network ci per- mettono di entrare in contatto con l’altro riducendo al minimo i tempi di attesa;
collegandosi al web si può giocare, comprare, discutere, informarsi, vedere foto e video.

Il mondo di Internet ha degli abitanti, non virtuali ma reali, che vivono in questo spazio. Da una parte, l’immigrato digitale, nato in un ambiente analogico e poi immigrato in uno “spazio” digitale. Dall’altra, il nativo digitale, nato e cresciuto nell’ambiente digitale, con la presenza di tutte le nuove tecnologie compreso, ovviamente, Internet (Prensky, 2001; Tonioni, 2013).

A volte, però, Internet può essere così appetibile, gratificante e perverso da indurre sia l’immigrato digitale che il nativo digitale ad allontanarsi dalla vita reale carica di conflitti e a rifugiarsi in un ambiente virtuale, percepito come unico luogo sicuro. Così l’immigrato e il nativo metteranno in atto una serie dicomportamenti patologici, percependo un’illusione di controllo e di potere.

È il preludio di una dipendenza da Internet. Parleremo nei prossimi paragrafi di gioco d’azzardo.

Pagine: 86